L’oncologo Umberto Veronesi ha dimostrato la grande utilità della Tac spirale per la prevenzione del tumore al polmone. Ottimo. Perciò ha chiesto di inserirla fra le prestazioni del Servizio sanitario nazionale come screening di routine. Giustissimo. Non potendo però offrire questa prestazione a tutti, ha pensato di limitarla ai soggetti più a rischio: i grandi fumatori. Morale: chi fuma verrà tutelato più di chi mantiene uno stile di vita salutare. E chi è esposto al fumo passivo, altra condizione notoriamente a rischio? Gli conviene mettersi a fumare, così potrà rientrare nello screening.
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22 maggio 2011 alle 07:58 |
va anche detto che se ricordo bene una parte delle tasse sulle sigarette serve proprio per pagare le cure derivate dal consumo delle stesse. Comunque il tumore al polmone anche se preso all’inizio dà comunque poche possibilità di sopravvivenza.